Si svolgerà a Favignana, dal 31 luglio al 6 agosto, la 2^ edizione della Medical Imaging Summer School, “Miss 2016”.
La Medical imaging è la scienza e la tecnologia che permette di acquisire immagini del corpo umano per l'interpretazione clinica; per facilitare l'analisi di questa crescente quantità e complessità di immagini mediche, la scuola si propone come un campo interdisciplinare e di interfaccia tra informatica, ingegneria, fisica, matematica applicata, e, naturalmente, medicina. L’obiettivo dell’Imaging Summer School Medical (MISS) è quello di formare una nuova generazione di giovani scienziati fornendo approfondimenti contenuti nel corso, con lezioni di ricerca avanzate e accessibili con esempi e applicazioni. Il corso sarà tenuto da esperti di fama mondiale del mondo accademico e dell'industria. La scuola, quindi, si propone di fornire un'opportunità stimolante di formazione per giovani ricercatori e i partecipanti potranno beneficiare di interazione diretta con tali leader mondiali nella medicina di elaborazione delle immagini, presentando le proprie ricerche e interagendo con i loro coetanei in un ambiente amichevole e costruttivo.
La scuola sarà aperta a circa 200 candidati, qualificati, motivati e preselezionati e si svolgerà all’Ex Stabilimento Florio, noto a tutti gli stessi iscritti per essere stato il più importante impianto industriale del Mediterraneo per la lavorazione del tonno ed oggi, con la sua meravigliosa architettura, per essere una delle principali attrazioni di Favignana in quanto museo con una grande e moderna sala conferenze e numerosi spazi utili alle loro pause durante le sessioni di studio. Gli studenti coinvolti potranno presentare un poster per riassumere la loro attività di ricerca, la cui versione elettronica sarà disponibile anche sul sito web di MISS.
Direttori scientifici della scuola sono i professori Giovanni Maria Farinella, dell’Università di Catania, Julia Schnabel, del King's College London (senza traduzione in italiano), Filippo Stanco, dell’Università di Catania e Roberto Cipolla, dell’Università di Cambridge.